L'amichetta che ha contribuito al fermo del presunto assassino: "Se andavo con Chicca uccideva anche me".

Disegna e cancella con insistenza figure femminili, come fossero una minaccia per lei. Disegna finestre con le sbarre, case senza porte, inaccessibili. E poi disegna case con due porte, che indicano la paura della separazione, il ricatto, la necessita’ di farle mantenere il segreto. Manifestava cosi’ il suo malessere Fortuna Loffredo, la bimba uccisa il 24 giugno del 2014, nel Parco Verde di Caivano (Napoli). E dalle risultanze delle analisi eseguite dalla grafologa Sara Cordella, incaricata della lettura dei disegni per le indagini difensive sulla tragedia (di cui hanno riferito organi di stampa), emerge che Chicca, nei suoi disegni, parla,…

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