L'invasione di prodotti esteri e di altre culture è il prezzo che paghiamo alla globalizzazione

Diceva il filosofo post hegeliano Feuerbach che l’uomo è quello che mangia. L’assunto è particolarmente vero per le generazioni nate e cresciute sul suolo italico, che da secoli l’arte del buon mangiare l’hanno trasformata in uno stile di vita. Il fatto è che il culto del frumento (e del pane, quindi…), dell’olivo e dell’uva nella nostra civiltà latina e mediterranea risale sino ai tempi dell’antica Roma, tanto che nel Foro, nell’area più sacra e inviolabile situata nel cuore dell’Urbe, venivano religiosamente custoditi una vite, un olivo e una spiga. Il tutto a simboleggiare, con un’immagine archetipica e universalizzante, la necessità…

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