Diritti, pensioni e privilegi

Nel “contratto” di Governo la revisione delle pensioni avrebbe dovuto riguardare quelle definite “d’oro”, intese come superiori a 5.000 euro netti. Tuttavia, intervistato da Mario Giordano per La Verità, il Vicepresidente del Consiglio e ministro del lavoro, Luigi Di Maio, ha corretto il tiro: “sto pensando di scendere a 4.000 euro netti, dopo aver visto i dati”. Aggiungendo che “saranno colpite solo le pensioni privilegiate, quelle che non sono sostenute dai contributi versati”. Per cui l’intervistatore ne ha dedotto che “se uno prende più di 4.000 euro netti avendo versato contributi adeguati non verrà toccato dalla mannaia”. La risposta è…

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