Alla fine Tria ha ceduto e ha dato l'ok alla manovra che prevede un deficit al 2,4 per cento. Il ministro voleva fermarsi ben sotto la quota del 2 tanto da essere pronto alle dimissioni, convinto a recedere, secondo indiscrezioni, dal Quirinale. Ora dovrebe essere possibile rivedere la legge Fornero e garantire il reddito di cittadinanza. Attesa per la reazione della Ue e dei mercati

Stretto nella morsa tra Di Maio e Salvini alla fine si arreso. Il suo obiettivo di tenere il rapporto deficit-Pil ben al di sotto del 2 per cento è saltato. Tria ha dato il suo assenso al 24 cento, indispensabile per soddisfare le richieste dei partiti di governo anche se questo comporterà più deficit, più debito con la commissione Ue che potrebbe mettersi di traverso senza contare le possibili conseguenze sui mercati. L’aumento dello spread porterà l’Italia a pagare più soldi per interessi. E si tratta di miliardi. Ma questo sembra non preoccupare Lega e 5Stelle che così riescono a…

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