Dall'autopsia eseguita dai consulenti medico-legali della famiglia Failla, invece, viene escluso il colpo alla nuca come causa della morte: il tecnico è stato colpito da un'arma da fuoco allo sterno e nella zona lombare, con ripercussioni su organi vitali come i grossi vasi e il fegato. La sua morte, quindi, è stata quasi istantanea.

“Le nostre perplessità sull’autopsia eseguita in Libia si sono rivelate fondate. Il prelievo di parte di tessuti corporei ha reso impossibile l’identificazione dell’arma usata, la distanza e le traiettorie. Non è stata un’autopsia (quella in Libia, ndr) è stata una macelleria”. Così l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, ha commentato l’esito dell’autopsia eseguita oggi sul cadavere di Salvatore Failla, uno dei due tecnici della Bonatti rimasti uccisi in Libia. Dall’autopsia eseguita dai consulenti medico-legali della famiglia Failla, invece, viene escluso il colpo alla nuca come causa della morte: il tecnico è stato colpito da un’arma da fuoco allo sterno e nella zona…

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