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Gli italiani
09 Maggio 2025
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di ENEA FRANZA – Nell’incontro sul clima incombe la presenza di Biden

La riunione di 75 paesi, ma non c'erano gli sa per il rifiuto di Trump

di Enea Franza

Sabato 12 dicembre, organizzato dall’ONU, dal Regno Unito e dalla Francia, si è tenuto l’incontro sul clima che ha riunito i paesi più ambiziosi in tema di riduzione dell’inquinamento ambientale. Nella riunione, 75 paesi del mondo (con la significativa assenza degli USA, per il rifiuto di Trump a partecipare) si sono dichiarati pronti ad una azione climatica più decisa, anticipando alcune delle decisioni da prendere in sede COP26, la riunione di Glasgow, rinviata ad ottobre 2021 causa Covid19. Ma, come c’era d’aspettarsi, sebbene l’Unione Europea e la Cina abbiano in qualche modo riproposto le loro credenziali climatiche, il summit non è…

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di ENEA FRANZA – Le privatizzazioni. Prodi riaccende la polemica

IL ruolo, a volte predatorio, dei privati e una polemica che torna attuale. Sono necessarie azioni forti da parte del Governo tese a ristabilire un clima di convinta collaborazione e l’adozione nell’immediato di norme in grado di evitare lo shopping di aziende strategiche, come già avvenuto in un non lontano passato

di Enea Franza

Con l’intervista a Mezz’ora in più di Romano Prodi, ex presidente dell’IRI e premier a cavallo tra il 1996 e il 1998, ospite di Lucia Annunziata, ha riaperto il dibattito sulla contestatissima stagione delle privatizzazioni, affermando che il via a quelle da lui realizzate ebbero l’impulso dalla richiesta dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in quanto obblighi europei. Invero, le privatizzazioni, ovvero, il passaggio di aziende dal controllo pubblico a quello privato, hanno rappresentato per quasi tutti gli anni ‘90 del secolo scorso un “mantra”, la soluzione di due questioni sentite fondamentali per la crescita equilibrata del nostro Paese: il rientro del debito pubblico e…

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di ENEA FRANZA – A dicembre summit sull’ambiente

L'appuntamento, a cinque anni dagli accordi di Parigi sul clima, organizzato dalle Nazioni Unite e dal governo britannico

di Enea Franza

Il prossimo 12 dicembre 2020, giorno del quinto anniversario dell’accordo di Parigi, le Nazioni Unite ed il governo del Regno Unito hanno annunciato la volontà di organizzare un “summit mondiale sul clima”, promosso dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e dal premier britannico, Boris Johnson, e che riunirà “i leader più ambiziosi del mondo” in tema di cambiamento climatico. L’annuncio segue al rinvio di un anno, per la pandemia, degli incontri operativi per l’adozione delle misure pro-ambiente (il c.d. Cop26) che avrebbero dovuto tenersi questo novembre a Glasgow (in Scozia). Tale incontro era particolarmente importante perché nello scorso vertice mondiale sul clima (Cop25) si…

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di ENEA FRANZA – Riacquistiamo la sovranità monetaria- Mes e recovery lo consentirebbero

Esiste un’alternativa possibile per uscire dalle pastoie burocratiche e permettere a l’Italia di restituire il denaro preso in prestito, senza particolari problemi, e questo passa attraverso il recupero della sovranità monetaria nazionale

di Enea Franza

E’ cosa nota che l’accordo di luglio 2020 assegna all’Italia, fra fondo perduto e prestiti, 209 miliardi di euro. Naturalmente, per vedere quei soldi occorrerà indicare le riforme e gli investimenti necessari, ragione per cui fino ad oggi nulla di certo è stato ancora partorito. Per altro verso le linee guida della Commissione sono precise e pongono in primo piano l’ambiente e la  sostenibilità (per più di  un terzo delle risorse), la sanità e l’ innovazione. Tuttavia, penso che possa esserci un’alternativa possibile per uscire dalle pastoie burocratiche e permettere a l’Italia di restituire il denaro preso in prestito, senza…

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di ENEA FRANZA – Ma il Mes conviene veramente? Riflettere bene prima di indebitarsi

I dubbi su uno strumento tanto controverso

di Enea Franza

 Nelle infine discussioni tra gli entusiasti fautori del ricorso al Mes ed i dubbiosi, dobbiamo evidenziare una vulgata erronea che sottolinea valutazioni spacciate come puramente finanziarie di convenienza al ricorso a tale strumento. In effetti da un punto di vista meramente finanziario ed in particolare per il nostro Paese che ha una parte rilevante del debito pubblico in mano a fondi d’investimento esteri, l’aspetto più rilevante è quello del costo, in termini di tassi d’interessa da pagare sul debito pubblico che va periodicamente rinnovato. Ma ecco qui l’equivoco, che ci incaricheremo di dissipare. Se si fa riferimento ai 36 miliardi…

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di ENEA FRANZA – Le nere prospettive economiche per l’autunno

Siamo in una situazione in cui il modello di crescita non produce più ricchezza, ma moltiplica e distribuisce il debito su sempre maggiori soggetti. Ha dunque ancora senso proseguire su tale strada o forse è più prudente fermarsi e pensare a come porre rimedio?

di Enea Franza

Secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), è possibile che il PIL del nostro paese registri a fine 2020 un crollo del 14%  rispetto al dato dello scorso anno. Si tratta, evidentemente, dello scenario peggiore prefigurato partendo dall’ipotesi di una nuova ondata di contagi a partire dal prossimo autunno, ma altri analisti ipotizzano che anche in uno scenario COVID-free, l’andamento dell’economia italiana non andrà molto meglio. La premessa è che il settore finanziario non ha ancora compreso l’esatta portata dello shock e delle sue implicazioni di lungo termine, soprattutto sull’economia reale. Gli effetti negativi delle politiche monetarie espansive, ha…

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Siamo a un punto di svolta per la nostra economia

L'eventuale utilizzo dei fondi del Mes, a prescindere da ogni considerazione sulle “regole del prestito”, andrebbero gestite in modo diretto dall’operatore pubblico che dovrebbe svolgere il ruolo di supplenza, che fu ad esempio quello dell’ex IRI.

di Enea Franza

Nell’intervento della scorsa settimana evidenziavamo come la politica economica della Bce continuerà, dopo un’avvio incerto, ad essere per tutto il 2020 moderatamente espansiva, nel senso che si continuerà la politica dei tassi d’interesse bassi, con un atteggiamento più favorevole verso i titoli di debito pubblici dei Paese più colpiti dal Covid 19. Peraltro, una inflazione da anni al di sotto di quella programmata giustifica da sola l’immissione di ulteriore liquidità nel sistema. Tuttavia, è tempo di rendersi conto che l’effetto dell’enorme quantità stampata di moneta sul tasso d’interesse è oramai insignificante, come dimostra un’inflazione, in vaste aree dell’euro, al di…

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Cosa sta facendo l’UE per l’Italia?

Tutti gli interventi per aiutare l'economia: Il problema è quello di garantire comptenza e capacità per fare in modo che i soldi stanziati siano poi regolarmente erogati

di Enea Franza

Si sente raccontare molto a proposito del ruolo che l’Europa sta svolgendo (o meno) in aiuto all’emergenza sanitaria Covid19 che ha sconvolto l’Italia e che probabilmente lascerà una pesante eredità in termini di danni all’economia conseguenti ad insensate decisione prese. Proprio per questo è il momento per valutare con esattezza cosa sia stato messo in piedi dall’U.E. a favore dell’Italia e, naturalmente, vigilare affinché i fondi stanziati siano effettivamente erogati per interventi mirati allo sviluppo ed al contenimento della crisi finanziaria e non si perdano nella burocrazia e nella inettitudine. In generale possiamo sostenere che una serie ampia di interventi…

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Le principali ragioni per una riduzione del debito pubblico

L'Italia e l'Europa

di Enea Franza

Una rapida scorsa al testo votato  in parlamento evidenzia come il  vero convitato di pietra del Governo, certamente  di quello presente ma anche di ogni eventuale altro futuro, sia il debito pubblico e gli impegni presi con l’Unione Europea. La teoria economica ha condotto numerosi studi sul debito pubblico arrivando a suggerire una serie nutrita di motivi per tenere un basso livello del rapporto debito pubblico/Pil, come quello che un alto rapporto possa ostacolare la crescita per vie diverse, ad esempio, generando l’aspettativa di pesanti prelievi futuri, che deprimono la domanda interna, ovvero, originando uno spiazzamento degli investimenti. Tuttavia, gli…

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Avanti ancora con la politica monetaria espansiva, ma nessun pasto è gratis

Debiti sovrani, Bce e politiche economiche

di Enea Franza

All’origine della discussione sulla ristrutturazione dei  debiti sovrani dell’area dell’euro c’è una  passeggiata sulla spiaggia di Deauville, raffinata località balneare francese situata nel dipartimento del Calvados, nella regione della Normandia. Il 19 ottobre 2010  la Cancelliera Merkel e il Presidente Sarkozy prospettarono l’ipotesi che, da quel momento in avanti, le conseguenze della condotta “irresponsabile”  degli stati (ovvero i loro eccessivi debiti) si facessero ricadere sui portatori dei titoli. Basta vedere la stampa dei giorni a seguire per verificare il putiferio che tale uscite estemporanee hanno causato. Non mancò, naturalmente, chi ritenne tale dichiarazione una delle  concause della crisi dei debiti…

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Commenti

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