Non basta rivendicare identità. Non serve una destra “qualunque”, patriottarda e genericista. Servono visioni lunghe ed una chiara consapevolezza della realtà per capire un mondo in trasformazione e provare a governarlo. Se non oggi, almeno domani.

Può essere il solo richiamo “patriottardo” l’elemento distintivo di una destra che continua a cercarsi, cercando la sua stessa ragione d’essere ? Il momento non è dei più facili. L’effetto vortice del salvinismo sembra offrire poche chances a chi  rivendica, inascoltato, un diritto di prelazione sull’eredità politica e culturale della destra italiana. Sventolare il Tricolore non è più sufficiente, laddove viene ormai percepito – per fortuna – come  un simbolo condiviso, espressione di un’identità  nazionale che va ben oltre le appartenenze ideologiche. Evocare nobili nostalgie non appare adeguato a cogliere la complessità contemporanea, un tempo in cui tutto è in…

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