Il pensiero libero e trasversale

Fa scandalo l’idea di un Benito Mussolini, che, negli anni del massimo consenso,  permette ad Antonio Gramsci, l’intellettuale comunista per antonomasia, di  compilare i  suoi “Quaderni”, prima in carcere, poi in clinica, dove viene ricoverato dal dicembre 1933 e dove muore il 27 aprile 1937. A parlare sono i fatti ed il  rigore di uno studioso “gramsciano”, Franco Lo Piparo, che, carte alla mano, ha rivelato come sia proprio grazie a Mussolini che Gramsci ottiene, già nel carcere di Turi, di leggere i libri richiesti, necessari per le sue ricerche: “Gramsci – ha dichiarato Lo Piparo, in un’intervista pubblicata su…

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