C’è bisogno di uno scarto culturale. Certamente difficile da realizzare, perché non bastano le circolari ed  i decreti legge a creare l’auspicato, spesso inconsapevole, cambiamento. Ma intanto importante è esserne coscienti, iniziando a coltivare idee, aspettative, simboli  in grado di dare risposte mature alle vere malattie di questo tempo,

Per cogliere le ragioni profonde del disagio contemporaneo   i virologi, protagonisti di questa stagione pandemica, non bastano. Né sono necessari  microscopi in grado di fissare  batteri  nascosti. Basta guardarsi intorno, mossi da una rinnovata consapevolezza rispetto ad una patologia  ben più subdola e sfuggente, quella della società moderna. La medicina serve – niente da dire. Ma se a dettare legge è quello che Christopher Lasch ha chiamato lo  “Stato terapeutico”, cioè la tendenza di concepire lo Stato come un agente per eliminare la “sofferenza”, attraverso il controllo dei mass-media, le nuove tecnologie, il moltiplicarsi di figure quali dottori, psicologi, insegnanti,…

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