Sui volti dei profughi del Campo profughi dell'isola di Lesbo spicca la dignità di chi è 'ultimo tra gli ultimi' ma che è ancora considerato più ultimo da chi innalza muri o guarda indifferente ad una delle più grandi catastrofi della storia dell'umanità.

Non possono esserci parole, di più, non c’è ne sono per commentare le immagini che scorrono sulla visita di Papa Francesco al campo di Moria nell’isola di Lesbo. Non c’è nulla da commentare, da quelle immagine che arrivano da quella piccola isola greca di fronte alle coste della penisola anatolica, famosa per aver dato i natali, nel VII secolo a.C., ai poeti lirici Alceo e Saffo e per aver per prima ascoltato l’esaltazione della bellezza della femminilità. Solo da stare in silenzio e ascoltare. Ascoltare anche noi tutte le espressioni dei volti che scorrono, volti che hanno un’anima, una storia…

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