In gioco sono i nostri valori più profondi

In un mondo globalizzato ed omogeneizzato gli spaghetti continuano a conservare un valore identitario. Nel bene e nel male. Simbolo di qualità gastronomica e perfino di coesione nazionale da una parte, dall’altra la pastasciutta viene a volte  abbinata all’idea di un’Italia malavitosa. Qualcuno ci posò sopra una pistola, facendone la copertina, di pessimo gusto, di un periodico tedesco. Marinetti, il padre del futurismo, voleva abolirla, considerandola una vivanda pesante,  adatta a rendere scettici, lenti e passatisti gli italiani. Ma non riuscì nell’impresa, tanto gli spaghetti erano e sono tuttora il segno di una quotidianità condivisa, senza distinzioni sociali ed appartenenze…

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