L'Istat avverte che l'Italia non cresce più. La Confindustria, che spinge per la Tav, accusa il governo. Ma intanto cresce il malumore nei 5Stelle. Alcuni dissidenti non voteranno il decreto sicurezza e rischiano l'espulsione

L’Istat gela le previsioni del governo sulla crescita del Pil. Per l’Istat l’Italia rallenta, ora cresce di uno 0,8  l’anno. Questo lascia ipotizzare che raggiungere l’obiettivo di 1,5 e 1,6 nel prossimo anno sarà arduo: Conte avverte che proprio per questo la manovra del governo è espansiva. Ma la Confindustria, per bocca del presidente Boccia, avverte che la mancata crescita è colpa dl governo. La Confindustria, come altre associazioni imprenditoriali, hanno il dente avvelenato sul no alla Tav di Torino e sotto accusa sono i 5Stelle che dopo il sì alla Tap adesso puntano i piedi. C’è maretta nel movimento contestato…

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