La Corte per i diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per comportamenti inumani negli ultimi 4 mesi di vita del boss mafioso Provenzano, che gravementre malato, non costitutuiva un pericolo e dunque il carcere duro non era necessario. Ma dura e polemica arriva la replica del vicepremieri Di Maio: "I comportamenti inumani erano quelli di Provenzano"

In attesa delle decisioni sulla manovra, dall’Europa arriva una bocciatura nei confronti dell’Italia. Stavolta non si tratta di deficit o di pil, ma del carcere. Secondo la Corte europea dei diritti umani, il bosso Provenzano fu sottoposto a un regime carcerario duro anche nei mesi prima della morte nonostante le sue condizioni di salute fossero ormai gravissime.  Secondo i giudici europei negli ultimi quattro mesi fu violato il suo diritto di non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti. L’avvocato del boss mafioso aveva cercato, siamo nel 2016, di ottenere per Provenzano la sospensione della pena. C’erano anche delle perizie…

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