Il giornalista era il simbolo di una tv educata e non urlata

Aveva 84 anni, ma tempo era lontano dallo schermo televisivo. Un po’ perché malato, un po’ perché forse non si riconosceva più in una tv urlata in cui le opinioni sono lanciate come sassate nei confronti degli interlocutori di idee diverse. Luciano Rispoli era così, un giornalista elegante ed educato. Colto, ma non presuntuoso. “Parola mia” e “il tappeto volante” due dei programmi da lui condotto di maggior successo.

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