La crisi selle élite

Un giorno, un vecchio comunista, di quelli di una volta, formatosi politicamente, durante i primi Anni Sessanta del ‘900, a Mosca, presso la scuola politica del PCUS e poi diventato, in Italia, uomo d’apparato e buon assessore provinciale del PCI, mi disse: “Cosa vuoi che interessi ad un proletario dei diritti borghesi, quando deve fare i conti, tutti i giorni, con la sua condizione sociale. Certamente preferirebbe meno libertà e più giustizia”. Era la visione ideologica della sinistra radicale: l’idea di una libertà non squisitamente individuale – come si leggeva sui vecchi testi comunisti – ma “socialmente attiva”, in grado…

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