La corrispondenza tra Guareschi e Nutrizio

Correva l’anno 1963 e Giovannino Guareschi, reduce da un infarto cardiaco, si era trasferito armi e bagagli (ovvero ulcera e signora Margherita) nel Canton Ticino, in quel di Cademario. Giovannino si sente un disoccupato: due anni prima Rizzoli ha chiuso il “Candido” senza batter ciglio e così,  quasi fosse addirittura preveggente, Guareschi, anticipandone la richiesta di collaborazione, aveva spedito una vignetta al giornale “La Notte” che, ovviamente, l’aveva pubblicata. La vignetta ritraeva due spazzini svizzeri intenti a raccogliere enormi quantità di biglietti da diecimila lire e, sotto il titolo “Preoccupazioni svizzere”, la battuta diceva: “Se in Italia non la piantano…

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