Nella giornata di venerdì il ministero della Sicurezza dello Stato nordcoreano ha accusato la CIA e il National Intelligence Service sudcoreano di aver attentato alla vita di Kim Jong-un. Secondo la versione del dicastero, riportata con dovizia di particolari dalla Korean Central News Agency, fin dal 2014 Washington e Seul avrebbero corrotto e addestrato un certo Kim, cittadino nordcoreano residente in Russia per lavoro, per realizzare l'assassinio del "leader supremo" con una bomba riempita di una non meglio precisata "sostanza biochimica radioattiva", i cui effetti si sarebbero manifestati tra i 6 e i 12 mesi
di Alessandra Colarizi
Nella giornata di venerdì il ministero della Sicurezza dello Stato nordcoreano ha accusato la CIA e il National Intelligence Service sudcoreano di aver attentato alla vita di Kim Jong-un. Secondo la versione del dicastero, riportata con dovizia di particolari dalla Korean Central News Agency, fin dal 2014 Washington e Seul avrebbero corrotto e addestrato un certo Kim, cittadino nordcoreano residente in Russia per lavoro, per realizzare l’assassinio del “leader supremo” con una bomba riempita di una non meglio precisata “sostanza biochimica radioattiva”, i cui effetti si sarebbero manifestati tra i 6 e i 12 mesi. Come spiega il rapporto, “soltanto…
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