Guatemala, Australia, Olanda e Francia i padiglioni che hanno gareggiato in maniera più efficace nella sfida per la previsione del futuro.
di Federica Peligra
Nella cornice lussureggiante dei Giardini, nella sede storica dell’Arsenale e nelle numerose sedi dislocate nelle calli veneziane si apre al pubblico la rassegna d’arte più importante al mondo: La biennale di Venezia, giunta alla sua 56° edizione. Molti le nazioni partecipanti, poche le affinità e più numerose le differenze. Alcuni padiglioni hanno disatteso le aspettative, altri sono state piacevoli scoperte. E’ l’anno delle rivelazioni e delle novità; i padiglioni migliori, infatti, sono accomunati tutti da un concetto che si potrebbe riassumere con il termine americano brand-new, equivalente dell’italiano “nuovissimo”. E’ questo il caso del Padiglione Guatemala non solo perché era…
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