Marchionne è morto. Le sue condizioni erano critiche da giorni, ormai senza speranza tanto che la Fiat ha dovuto rendere nota la gravità della situazione riunendo i Cda per la nomina del suo successore. Cordoglio del capo dello Stato e del Papa. La Cgil: ha salvato la Fiat ma non il dialogo
Marchionne è morto nell’ospedale di Zurigo dove era ricoverato da fine giugno. A nulla è servita l’operazione a cui è stato sottoposto e le cure dei medici. Che le sue condizioni fossero disperate lo si era capito con la riunione d’urgenza dei Cda e la nomina del suo successore. Marchionne lascia un’azienda risanata, che ha azzerato il debito e che si è salvata dalla crisi. Un’azienda competitiva. Ma le incertezze sul futuro penalizzano il titolo. Adesso che è morto, tuti, o quasi, gli rendono omaggio. Lo ha ricordato il Papa, il presidente Mattarella. E anche la Cgil, nonostante le aspre…
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