Le dimissioni di Varoufakis e il ridimensionamento dell'asse franco- tedesco potrebbero aprire nuovi spiragli per un accordo indispensabile per la Grecia ormai allo stremo e necessario per l'Europa . Il referendum ha visto la netta vittoria dei no con oltre il 60 per cento. Un risultato imprevisto dalle cancellerie europee che speravano in un risultato diverso. Tsipras si è senito con la Merkel che ha chiesto nuove proposte per riaprire il confronto. Intanto le borse pagano pesantemente il risultato del referendum. Milano perde il 4 per cento. In Grecia banche ancora chiuse
Dopo la vittoria dei no, dopo la notte di euforia dei sostenitori di Tsipras, compresi gli italiani, è il momento di tornare al lavoro per evitare un drammatico fallimento della Grecia che avrebbe conseguenze catastrofiche per quel paese e pericolose per l’Europa. La prima mossa distensiva l’ha fatta proprio il governo greco che non vuole perdere tempo per festeggiare, ma vuole dimostrare la propria disponibilità a trattare con la Ue. Così si è dimesso il ministro delle finanze Varoufakis, considerato il falco del governo e che ormai era arrivato ai ferri corti con i colleghi europei. Dimissioni offerte proprio per…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !