L'Europa adesso teme una reazione a catena dopo il voto della Grecia. L'Europa però deve cambiare e in fretta, il mantenere a tutti i costi la politica del rigore potrebbe far pagare alla Merkel il conto greco
di Chiara Mastrolilli de Angeiis
Il segnale dalla Grecia è arrivato. Forte e chiaro. Ma oggi la Grecia non sta meglio di ieri, anzi, adesso arriva il difficile. Lo scenario, a caldo del risultato, vedeva un comprensibilmente sorridente Tsipras contro un accigliato Schultz che ha sottolineato due cose di estrema importanza: La Grecia ha rifiutato una decisione accettata e condivisa dagli altri 18 Paesi membri dell’Unione Europea e ora sta a lei, la Grecia, fare proposte sensate e, mentre si deciderà, bisognerà pensare ad aiuti umanitari. Sì, aiuti umanitari simili a quelli di uno scenario di guerra perché, in un certo senso, la Grecia è…
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