A Bologna li chiamano umarell. Sono quegli anziani pensionati che, mani rigorosamente dietro la schiena e sguardo vispo e severo, presidiano per ore i cantieri edili o vigilano allineati sull’orlo dei piccoli crateri aperti sull’asfalto per rassettare la condotta idrica. Ora hanno un loro calendario
di Alberto Fraja
A Bologna li chiamano umarell. Sono quegli anziani pensionati che, mani rigorosamente dietro la schiena e sguardo vispo e severo, presidiano per ore i cantieri edili o vigilano allineati sull’orlo dei piccoli crateri aperti sull’asfalto per rassettare la condotta idrica. La missione che questi simpatici vecchierelli si sono autoassegnata è quella di dispensare consigli non richiesti a operai e geometri per la migliore riuscita dei lavori. In un ininterrotto intrecciarsi di dispute verbali e borbottii polemici. Un fenomeno curioso nella geografia antropologica urbana cui qualcuno ha deciso di dedicare un originalissimo ed esilarante calendario. Dodici mesi ognuno dei quai dedicati…
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