Conte ha abbandonato i panni del mediatore e al Senato giocherà la sua partita. Salvini potrebbe essere il suo bersaglio. Dopo il discorso è probabile che salirà al Quirinale per dimettersi. Ma sul futuro per ora ci sono solo ipotesi
Martedì al Senato sarà il giorno di Conte. Lui che era considerato un comprimario o al massimo il notaio dell’intesa da Salvini e Di Maio, sarà il protagonista assoluto. Di fatto questo ruolo l’ha conquistato diventando il solo interlocutore della Ue, dicendo sì al Tav mettendo in crisi i 5Stelle e ora affrontando con durezza Salvini che voleva mandarlo a casa. Conte ha replicato con forza al leader leghista lo ha accusato pubblicamente di slealtà e di essere ossessionato dalle ong. Ma forse è solo l’antipasto di quanto dirà al Senato. E a Salvini che ora sembra disposto a tornare…
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