Migliaia di italiani costretti a lasciare le proprie case finirono in miseri campi profughi dove alloggiarono a lungo tra ostilità più o meno esplicite del governo italiano, come la schedatura dei giuliano-dalmati voluta dall'esecutivo guidato da De Gasperi
di Roberto Menia
Dove andremo? Che sarà di noi? Ecco il grande punto interrogativo di chi lasciava la sua terra, la sua casa, i suoi morti… Un testimonianza bellissima e toccante, descritta con gli occhi del bambino di allora, è quella che ha lasciato Tullio Parenzan, esule da Pola, raccontando il momento del distacco. “Due febbraio 1947. Pola è avvolta da una coltre bianca di neve. È mattina. Stiamo trascorrendo le ultime ore prima dell’imbarco. Un saluto a chi resta, ma che partirà tra qualche giorno; una corsa fugace all’Arena, uno sguardo alle strade che vengono abbracciate col cuore, con la mente. Non…
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