Un'altra pagina della persecuzione operata dai comunisti di Tito
di Roberto Menia
Scendendo la costa istriana da Umago, prima di arrivare a Cittanova, ultima città dell’ex zona B, si incontra Daila. Sorgeva qui un monastero, affidato ai Benedettini, che era divenuto nel tempo non solo centro di centro di preghiera ma anche modello di azienda solidale con cui si faceva fruttare la terra. Loro malgrado, sotto la Yugoslavia comunista, i benedettini di Daila furono oggetto di persecuzioni spietate, espropri, intimidazioni, infamie, condanne, cui si stenterebbe a credere se non ci fossero atti e testimonianze inoppugnabili. Intorno alla metà dell’800, il conte Grisoni di Capodistria, in memoria del figlio scomparso, aveva deciso di…
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