Ingiusta condanna e genitori assenti
di Michele Baroncini
Provo un certo qual disgusto per la notizia dell’insegnante elementare condannata a un anno e venti giorni di reclusione per abuso di mezzi di correzione dopo aver redarguito e forse strattonato alcuni allievi, rei d’aver imbrattato di materia fecale le pareti dei servizi igienici. I conati me li provoca più la condanna della Maestra che il pensiero del particolare materiale utilizzato per l’imbrattamento da ragazzini con un’evidente voragine educativa. Qualcosa dev’essersi inevitabilmente inceppato, per colpa di qualcuno, nel processo evolutivo di scolari che passano il tempo giocherellando, anziché a pallone, col prodotto dei loro visceri. Forse, più che loro, sarebbe…
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