In un Paese normale sarebbe bastata la vicenda della Panda rossa a portare alle dimissioni. Ora la città deve voltare pagina
di Chiara Mastrolilli de Angelis
Lo slogan del nuovo sindaco di Roma vorrei che recitasse così: “Nun c’è trippa pe’ gatti”. No, non sto scherzando, anzi, sto citando un esempio illustre di primo cittadino romano, il sindaco che, solo nel suo mandato, ha aperto 150 asili pubblici comunali, il sindaco che ha utilizzato, sì, tutti i fondi che aveva a disposizione ma ha anche inaugurato opere pubbliche come il Vittoriano, il Palazzo di Giustizia, lo Stadio Nazionale – l’attuale stadio Flaminio-, il sindaco che credeva nell’istruzione per tutti e per ogni grado, il sindaco che municipalizzò il servizio tranviario e l’energia elettrica. Sto citando Ernesto…
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