Nell’anniversario della morte di Pasolini hanno preferito fare un santino del regista dimenticando la sua battaglia contro l’aborto. Rileggiamo le sue parole del 1975, pochi mesi prima della morte

In quell'articolo del gennaio del 1975 prese le distanze dalla posizione abortista di parte dell'opinione pubblica di sinistra

di Alberto Fraja

Quando si compila un santino, le opere e i giorni del santificato andrebbero elencati nella loro intierezza, senza separare il grano dal loglio. Pier Paolo Pasolini, per dire. Fu angiolo e fu diavolo. Fu rouge e fu noir. Si contraddisse perché fu grande, contenendo moltitudini. Epperò, a quanti in questi giorni ne commemorano i quaranta anni dalla scomparsa, della prismatica e controversa attività intellettuale del poeta, regista e scrittore friulano sembrerebbero interessare i soli aspetti funzionali ad una narrazione smaccatamente di parte. Non fosse così, alla vulgata commemorativa orchestrata dai grandi giornaloni mainstream non sarebbe sfuggito un articolo apparso il…

Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !