La statua risalente all'epoca ellenistica, trafugata negli anni Settanta, il 29 gennaio farà finalmente ritorno in Sicilia dal museo di Los Angeles.
di Valentina Mira
Protagonista di questa vicenda è la statua raffigurante la testa dei dio greco degli inferi, Ade, conosciuta impropriamente come “Barbablù” per ragioni di somiglianza dell’omonima fiaba entrata nell’immaginario collettivo. Si tratta di un pezzo raro, unico nel suo genere; e questo sia per il tipo di terracotta utilizzata, così friabile che è quasi un miracolo se si è conservato in tal modo, sia per le importanti tracce residue della originaria policromia (rosso mattone nei capelli e blu nella barba, da cui il soprannome Barbablù). Gli studiosi ritengono che la collocazione originaria della Testa di Ade fosse il santuario di Demetra, situato all’interno del parco archeologico…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !