Scoppia la guerra tra Marine e Jean Marie Le Pen. La figlia è infuriata per i riferimenti del padre a un passato lontano e collaborazionista con i nazisti. Considera queste delle mine sulla strada del successo e della conquista della presidenza francese. Ma il vecchio leone non ci sta e attacca: Marine mi vuole morto. Così Marine ha avviato una procedura disciplinare contro il padre. Scelta dolorosa e sofferta, ma necessaria per coltivare il sogno dell'Eliseo
Drammatica scelta di Marine Le Pen, deve far tacere l’anziano padre, fondatore del partito, ma orgogliosamente legato al suo passato fascista. Marine vede l’Eliseo a un passo, ma per compiere gli ultimi metri deve liberarsi della zavorra del passato per non passare alla storia come una perdente di successo. Così i riferimenti del padre al passato nazista, alla considerazione dei campi di sterminio come eventi marginali della seconda guerra mondiale, il continuo elogio del collaborazionismo con i nazisti durante l’occupazione nazista, sono dei macigni sulla strada del rinnovamento del partito. Marine ha più volte avvertito il padre, ma tra i…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !