Mauro Agrosì, poliziotto quarantanovenne residente a Cornigliano (Genova), questa mattina si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie Rosanna e le figlie Giada e Martina. Dopo aver chiamato il 113, il poliziotto ha scritto una lettera nella quale spiega quanto la sua vita fosse difficile da vivere. Gli inquirenti stanno seguendo la pista dei debiti di gioco
di Andrea Vescovi
“Venite a casa mia, vi lascio la porta aperta, ho ucciso tutti”. Queste le parole pronunciate al centralino del 113 da Mauro Agrosì, poliziotto quarantanovenne, dopo aver ucciso la moglie Rosanna e le due figlie Giada e Martina, rispettivamente di 10 e 14 anni. Esplosi i colpi fatali con la pistola d’ ordinanza, il poliziotto si sarebbe poi tolto la vita in seguito alla stesura di un biglietto di scuse con oggetto la vita troppo amara per essere vissuta. La polizia di Cornigliano (Genova), luogo dove si è verificata la strage, sta indagando al fine di rendere più chiari i fatti…
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