Secondo i primi esami autoptici svolti al Cairo, Giulio è morto tre-quattro giorni prima del ritrovamento. Sarebbe quindi rimasto quattro o addirittura cinque giorni nelle mani dei suoi carnefici. Giorni di botte e sevizie che lo hanno reso quasi irriconoscibile. Il suo corpo non doveva essere trovato.
Giorno dopo giorno, man mano che il tentativo maldestro di depistaggio si va sgretolando, dal velo oscuro steso dalla polizia egiziana sulle sorti di Giulio Regeni trapelano elementi raccapriccianti. Gli investigatori italiani sospettano che ci fosse l’ordine di non dare elementi sulla sua morte. Che il corpo dello studente dovesse sparire. La sensazione è che solo di fronte alla fermezza dell’ambasciatore Mussari (di concerto con il governo italiano aveva minacciato l’interruzione delle relazioni diplomatiche e commerciali tra Italia ed Egitto) le autorità si sono convinte a consegnare il cadavere. Ad avvalorare questa tesi, le condizioni del corpo. Secondo i primi…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !