Lite sulle Olimpiadi. Due filosofie a confronto
di Giuseppe Sanzotta
Proviamo a immaginare cosa sarebbe di questa città se i romani decidessero di affidare il governo della propria città all’avvocato Raggi. Anche lei sembra dipendere da quella sciagurata filosofia che sembra auspicare quella cosa chiamata “decrescita felice”. Un modo edulcorato per dire una morte lenta, ma inesorabile. Così a Roma occupiamoci dell’ordinario, senza ripensare alla città, senza ipotizzare grande opere. Insomma oensiamo alle buche e non sogniamo. C’è da scommettere che dopo un periodo in cui dovesse trionfare questa idea ci ritroveremmo ancora più in crisi di ora, con le buche e la spazzatura. Del resto se governare Roma significa…
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