C'è molta attesa e anche fiducia per l'incontro tra Putin e Obama e per l'intervento del leader russo all'assemblea dell'Onu. Ormai è chiaro anche in Occidente che prioritaria è la lotta al terrorismo e non facilitare la caduta di Assad in Siria perché si correrebbe lo stesso rischio libico. Stavolta una intesa sembra possibile e se ciò accadrà la lotta al terrore avrà fatto un grande passo avanti. Fino ad oggi la politica Usa in Medio Oriente si è rivelata fallimentare
di Martina Gelardi
Le diplomazie internazionali sono in fermento per il discorso che Putin pronuncerà il 28 settembre all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È un momento molto atteso, oltretutto è da dieci anni che il presidente russo manca a questi appuntamenti. Si parlerà anche di Ucraina e di una possibile descalation delle sanzioni nei confronti della Russia, ma il dossier principale riguarda i recenti sviluppi in Siria. Ancor più importante sarà l’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il presidente russo, Vladimir Putin. Fino a poco tempo fa il rapporto tra i due presidenti evocava il clima da guerra fredda,…
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