Da Pitagora, all'antica Roma, il meccanismo elettorale
di Antonio Venditti
Ogni volta che si torna a votare non posso fare a meno di rivedere un vecchio film, Gli onorevoli. È una mia necessità spirituale, una personale tradizione, una specie di riflessione sulla politica italiana dalle tante mediocri sfaccettature, dalle molte piccolezze, dalle incapacità amministrative, dalle troppe e noiose banalità elettorali. Insomma questo film costituisce per me cento minuti di sorridente esercizio preparatorio, cui non posso rinunciare prima di recarmi al seggio elettorale. Anche oggi la dialettica messa in campo da gran parte dei candidati continua a conservare gli stessi toni monocordi: “Io farò meglio e di più, conto sul tuo…
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