Gli italiani
24 Novembre 2024

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Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani si è dovuto piegare dinnanzi alla protesta dei cittadini di Goro e Gorino che, con tanto di blocco stradale, hanno rifiutato di accogliere 12 donne e 8 bambini con l' unica colpa di aver vissuto in un clima di guerriglia feroce per tutta la loro vita. L' Italia non è questo e tutti i più alti esponenti delle autorità ci tengono ad urlarlo a gran voce

di Andrea Vescovi

Ha dell’ incredibile ciò che è avvenuto nella provincia di Ferrara, dove un gruppo di cittadini di Goro e Gorino hanno preso d’ assalto un pulman con a bordo 12 donne e 8 bambini, vietandogli di recarsi nell’ ostello della città di Gorino, assegnato dalla procura come nuovo alloggio dei 20 profughi. Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani non ha potuto far altro che cambiare destinazione dei profughi, collocandoli tra Ferrara, Comacchio e Fiscaglia. Angelino Alfano al riguardo ha dichiarato:”Non mi interessa se la protesta sia stata organizzata o meno; io sto a quello che vedo e quello che vedo è…

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Padre Graziano, parroco che operava nel comune di Badia Tedalda, è stato condannato a 27 anni di reclusione per aver ucciso e occultato il cadavere di Guerrina Piscaglia, cinquantenne che avrebbe avuto una relazione con l' uomo di chiesa. La famiglia della vittima, tra cui il marito Mirko, chiedono a gran voce che venga svelato il luogo dove giace il cadavere della donna

di A.V.

Padre Alabi Gratien, parroco originario del Congo che operava nel comune di Badia Tedalda (Arezzo), è stato condannato a ventisette anni di reclusione per aver commesso l’ omicidio di Guerrina Piscaglia, nascondendone poi le spoglie. La donna, cinquantenne residente a Cà Raffaello, piccola frazione di Badia Tedalda, avrebbe intrapreso una relazione segreta con l’ uomo di chiesa e, da quanto detto dai testimoni, l’ intenzione della donna era quella di urlare ai quattro venti ciò che secondo il prete doveva rimanere segreto; fu proprio questo il movente che avrebbe spinto l’ uomo di chiesa a chiudere per sempre la bocca…

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Il decesso della trentaduenne di Catania è avvenuto a causa di un violento shock settico dopo 17 giorni di ricovero all' Ospedale Cannizzaro. La donna si trovava nel complesso ospedaliero a causa di complicazioni durante il quinto mese di gravidanza (aspettava due gemelli, poi nati morti). La famiglia accusa il medico in quanto "obiettore di coscienza", in quanto la gravidanza era indotta da fecondazione artificiale

di A.V

E’ morta il 16 ottobre a trentadue anni nell’ Ospedale Cannizzaro di Catania la donna che, dopo 17 giorni di ricovero, ha subito un shock settico che l’ ha portata alla morte; la giovane si trovava in ospedale a causa delle gravi complicazioni della gravidanza che portava avanti da cinque mesi. I due gemelli, nati morti a causa dello stress fisiologico subito dalla madre, sono stati frutto di un’ inseminazione artificiale attuata in altra struttura; il decesso della catanese ha dato il via ad una pesantissima diatriba, poichè la famiglia della vittima ha dichiarato che il suo medico curante si…

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La sonda Schiapparelli, che aveva il compito di raccogliere dati sul suolo di Marte, si è schiantata durante la fase di atterraggio sul pianeta rosso. Dall' Esa vengono rilasciate dichiarazioni secondo le quali i retrorazzi (atti a far atterrare dolcemente Schiapparelli) hanno smesso di funzionare dopo soli tre secondi dall' accensione, facendo rovinare la sonda al suolo

di Andrea Vescovi

Il piccolo gioiello Schiapparelli, facente parte dell’ arsenale spaziale dell’ operazione dell’ Esa denominata “Exomars”, si è schiantato sul suolo di Marte a seguito di un atterraggio tutt’ altro che dolce. La sonda, che aveva il compito di raccogliere dati inerenti al suolo del pianeta rosso, sembra che abbia subito un malfunzionamento dei retrorazzi, i quali hanno funzionato per soli tre secondi durante la critica fase d’ atterraggio. Un altro aspetto che ha contribuito all’ insuccesso sembra essere imputabile all’ apertura anticipata dei paracadute, i quali avrebbero deviato la traiettoria della sonda spaziale; essendo Marte lontana 80 milioni di chilometri…

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Sono 22 i soggetti rinviati a giudizio nel caso "Ruby ter", con le accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Tra gli imputati figurano, oltre che la giovane marocchina, la senatrice Maria Rosaria Rossi, l' avvocato Luca Giuliante, il giornalista Carlo Rossella e molte ragazze che erano solite frequentare le cene nella faraonica dimora di Berlusconi ad Arcore

di Vincenzo Mecozzi

Il gup di Milano Laura Marchiondelli ha rinviato a giudizio 23 soggetti per il caso “Ruby ter”, tra i quali figurano la marocchina, la senatrice Maria Rosaria Rossi, l’ avvocato Luca Giuliante, il giornalista Carlo Rossella e molte olgettine che erano solite frequentare Villa San Martino; i capi di accusa sono: corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Infatti, durante il primo processo riguardante le serate hot del cavaliere, molti testimoni avrebbero dichiarato il falso e, inoltre, avrebbero accettato costosi regali da parte del cavaliere in cambio del loro silenzio. Il dibattimento avrà inizio il giorno 11 gennaio 2017 e…

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Dopo 16 anni il somalo Hassan viene assolto per non aver commesso il duplice omicidio di Ilaria Alpi e del tecnico Miran Hrovatin. Luciana Alpi, madre della giornalista Rai, è stata sempre convinta dell' innocenza del somalo, tanto da abbracciarlo calorosamente non appena l' udienza ebbe fine. Ad ora però il caso resta aperto poichè il vero colpevole si trova ancora a piede libero

di A.V

“Questa assoluzione mi rende felice perché io e mio marito siamo sempre stati convinti dell’ innocenza di Hassan, che è stato scelto solo come capro espiatorio. Da parte mia sono molto amareggiata e depressa. Sono stanca di essere presa in giro. Troppe bugie e troppi depistaggi hanno caratterizzato questa vicenda e dopo 22 anni siamo di nuovo all’inizio”. Queste le parole di Luciana Alpi, madre dell’ inviata Rai uccisa in Somalia 22 anni fa, dopo la sentenza di assoluzione di colui che si pensava, erroneamente, fosse l’ esecutore materiale del duplice omicidio che ha stroncato la vita della giornalista e…

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Le morti di Fausto Piano e Salvatore Failla potevano essere evitate; infatti le misure da adottare al fine di tutelare e salvaguardare i lavoratori della Bonatti in territorio libico avrebbero dovuto essere molto più pronte ed efficaci. Proprio a tal proposito i carabinieri del Ros stanno accertando le responsabilità di Dennis Morson, manager della Bonatti che si occupava proprio della sicurezza e della logistica

di Andrea Vescovi

Tutto ebbe inizio nel mese di luglio del 2015, quando un gruppo armato libico sequestra quattro dipendenti della Bonatti, azienda con sede a Parma che operava nel ramo petrolifero in territorio libico. I sequestrati sono Filippo Calcagno, Gino Pollicardo, Fausto Piano e Salvatore Failla; con Calcagno e Pollicardo il destino è stato abbastanza clemente da farli tornare sani e salvi in patria nel marzo scorso, ma per Failla e Piano purtroppo non è andata così, infatti vennero giustiziati dagli aguzzini che da mesi li tenevano prigionieri. Passato un anno, i carabinieri del Ros hanno aperto un’ indagine al fine di…

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Uno dei testimoni assicura che i vertici dei 5stelle ricevettero, in tempi non sospetti, una mail anonima che li informava di quanto accaduto a Palermo nel 2012, quando due attivisti del movimento avrebbero falsificato duemila firme prima delle elezioni comunali

di Andrea Vescovi

I massimi esponenti del movimento cinque stelle, ovvero Beppe Grillo e Luigi Di Maio, sarebbero stati a conoscenza di quanto accaduto a Palermo, quando più di duemila firme sono state falsificate prima delle elezioni comunali del capoluogo di provincia siciliano. Entrambi ricevettero da un mittente anonimo una mail che li informava di tutto ma, chissà per quale motivo, nessuno dei due mosse un dito, o perchè la notizia era considerata una bufala oppure, nel peggiore dei casi, avrebbero fatto orecchie da mercante. Coloro che hanno fatto emergere il presunto illecito sono stati gli autori del programma “Le Iene”, i quali…

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La cassazione, dopo aver contato le firme per richiedere il referendum riguardo le modifiche della legge 107, ha constatato che sarebbero meno di 500 mila, numero minimo per poter indire il referendum

di A.V

Il referendum sulle modifiche della legge 107 non si farà; è quanto dichiarato dalla Cassazione che, dopo aver contato le…

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