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Gli italiani
31 Marzo 2023
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Manolo Valdes a Pietrasanta. Che senso ha?

La mostra in programma fino al 30 settembre

di Davide Tedeschini

di  DAVIDE TEDESCHINI _  Pietrasanta (Lucca)- Da giorni è già super fotografata la mostra dell’estate di Manolo Valdès in programma fino al 30 settembre, organizzata dal Comune con la Galleria Contini di Venezia.  L’artista valenciano, classe ’42, è arrivato con oltre 40 opere monumentali collocate nella centrale piazza Duomo. Le opere più piccole nelle sale e nella chiesa di Sant’Agostino, a ingresso libero. Valdés copia opere di Velasquez, Rembrandt e Matisse, per poi rielaborarle e riproporle in formati e materiali diversi, nelle intenzioni volendo restituire un’immagine completamente nuova ed originale ma non sappiamo quanto ci riesca e quanto siano belle…

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Gallerie d’arte a Roma: la non matassa da sbrogliare

Chi si è lamentato nel tempo dell’ambiente delle gallerie d’arte della Capitale considerandolo chiuso agli emergenti e alle new entry, dovrà fare attenzione alla situazione attuale, la più complicata degli ultimi anni. Certo, i problemi per chi vuole entrare a far parte di una scuderia di artisti continuano ad essere molteplici, e la ricerca della galleria giusta può durare anni e condizionare le scelte e l’opera personale, purtroppo è così

di Davide Tedeschini

Chi si è lamentato nel tempo dell’ambiente delle gallerie d’arte della Capitale considerandolo chiuso agli emergenti e alle new entry, dovrà fare attenzione alla situazione attuale, la più complicata degli ultimi anni. Certo, i problemi per chi vuole entrare a far parte di una scuderia di artisti continuano ad essere molteplici, e la ricerca della galleria giusta può durare anni e condizionare le scelte e l’opera personale, purtroppo è così. La eterogeneità degli spazi espositivi-enti è impressionante, a partire dal loro inquadramento fiscale: gallerie, fondazioni, associazioni, studi d’arte, antiquari, editori , Art cafè… ai quali dovremmo aggiungere studi di vecchi…

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A Bolsena una mostra figurativa controcorrente

Riflessione sull'arte contemporanea

di Davide Tedeschini

La mostra che si è tenuta lo scorso 28 aprile a Bolsena, é stata l’occasione per tracciare l’ennesima riflessione sull’arte attuale rispetto la situazione politica e culturale italiana. Tra gli espositori, artisti che provengono dal mondo del professionismo e dell’arte contemporanea, alcuni nati culturalmente negli anni ’60, come Costantino Baldino, i vari Caboni, Falzoni, Scardella e Sciascia, con esperienze nell’insegnamento, fanno pensare alla consapevolezza -di figure intellettuali di spicco nella cultura- di voler riconoscere l’arte italiana piú come specchio del figurativo che come ‘altro’ attualmente imposto. L’arte contemporanea che è spesso solo l’identificazione della contestazione degli anni 60, con le…

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Biennale di Venezia: continua la passerella no-global franco africana

Ai rampolli della borghesia Tedesca i leoni d’oro, alla giovane macroniana francese Macel la curatela, al manierista hollywoodiano Hirst due palazzi sul Canal grande. Fuori i popoli europei, dentro gli africani. I guadagni mettono d'accordo Centrodestra e Lega Nord.

di Davide Tedeschini

  La Biennale è l’espressione dell’attualità che si palesa in attentati sparsi e incontrollati, con il deturpamento del paesaggio italiano, con la decrescita, la scarsa partecipazione alle urne. Tutto in primis causato dall’assenza di una maieutica interna, ora anche in Italia -una vera politica di rappresentanza- che la veda crescere dall’interno, anziché copiando, scimmiottare programmi di esperienze culturali e politiche francesi. La Biennale è lo spartito del pensiero unico dominante, la malattia d’Europa o dell’Occidente: il complesso di colpa nei confronti delle vittime dell’apartheid, della ghettizzazione, dell’Olocausto, di tutte le atrocità commesse e anche di più. Il “complesso di colpa” …

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Buttanissima Sicilia… e l’Europa?

Commento a un anno dalla pubblicazione del libro di Pietrangelo Buttafuoco ‘Buttanissima Sicilia’, sott. dall’autonomia a Crocetta tutta una rovina edito da Bompiani, 2014.

di Davide Tedeschini

Definirei bello, il libro di Pierangelo Buttafuoco. ‘Commuovente’ è invece riconoscere nell’isola siciliana il resto del Paese: l’Italia –quando come in un gioco di mappe- l’Italia lascia il posto all’Europa o viceversa. ‘Buttanissima Sicilia’ sott. dall’autonomia a Crocetta tutta una rovina, è più un viaggio nella scrittura che nella cronaca, celato da qualche riferimento a ciò che sembra mera attualità. Il risultato assomiglia -parafrasando l’autore- a una foglia che viene trasportata dal vento… ma sale, perché il vento è quello caldo: è la seconda estate da quando è uscito nelle librerie. Chi non si accontenta della cronaca di Stella-Rizzo, chi…

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Adesso l’asse è tra Forza Italia e Lega Nord

Le nuove alleanze

di Davide Tedeschini

Toti -neopresidente della regione Liguria di F.I.-ha fatto capire in due giorni di appoggiare su tutta la linea la Lega Nord con dichiarazioni che in sostanza suonano così: insieme a Maroni e a Zaia tiriamo su le barriere. Alla domanda se Salvini possa considerarsi il proprio candidato alla presidenza del consiglio, ha risposto che: “fa benissimo”. D’altronde Berlusconi ha già dichiarato con uno stringato comunicato sui social: “La leadership non ci interessa”. Tra una settimana i ministri degli esteri europei potrebbero farsi carico finalmente della redistribuzione dei migranti ma non sembrano crederci gli italiani, soprattutto il centrodestra: “Quando Maroni fece…

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La Destra va alla guerra, contro se stessa. Invece di ricostruire si divide e cadono due amministrazioni a guida Fdl

Circolano dichiarazioni al vetriolo di Meloni e Rampelli contro Forza Italia. Su due piedi -sebbene giustificati dalla caduta di due sindaci di FdI- questi pesanti interventi risultano incomprensibili. Non sarebbe forse il caso di ricostruire -come da più tempo e parti predicato- la coalizione comune? Oppure è l'ennesimo doppio gioco di una classe politica cotta che non è più presentabile agli elettori?

di Davide Tedeschini

Se nascessero per tentare di portare qualche forzista in FdI gli interventi sui socialdi Meloni e Rampelli sarebbero veramente inutili: l’Italia é un Paese in cui le provenienze politiche oltre ad essere state contrapposte per anni, sono anche fortemente radicalizzate: è più facile che un comunista diventi fascista o viceversa, piuttosto che un berlusconiano o un popolare se ne vada in FdI. Il disprezzo verso Forza Italia ha radici lontane e proviene sempre dalla controparte solidale, soprattutto per questioni di poltrone: prima fu l’UdC con Casini (presidenza della camera), poi fu il FlI di Fini (stessa poltrona), poi l’NCD di…

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Commenti

di LUDOVICO CICCARELLI – La macchina dell’odio

È di questi tempi un riaffiorare di episodi e situazioni... Leggi →

di MARCO ZACCHERA – Case Green – Delegato alla Resistenza – Utero in affitto

Dopo lo stallo sulla forsennata volontà di cancellare le auto... Leggi →

di SALVATORE SFRECOLA – Chi vuole ridimensionare la Guardia Costiera?

Non ha certamente bisogno di difensori d’ufficio la Guardia Costiera.... Leggi →

di MARIO BOZZI SENTIERI – Il verdismo non è un partito

A sinistra ci si interroga sul sostanziale fallimento politico dell’ecologismo... Leggi →

di MARCO ZACCHERA – Migranti – Una radical-chic alla guida del Pd – Compromessi

  Penso a quel pelouche rosa sbattuto a riva dalle... Leggi →

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