Ai rampolli della borghesia Tedesca i leoni d’oro, alla giovane macroniana francese Macel la curatela, al manierista hollywoodiano Hirst due palazzi sul Canal grande. Fuori i popoli europei, dentro gli africani. I guadagni mettono d'accordo Centrodestra e Lega Nord.
di Davide Tedeschini
La Biennale è l’espressione dell’attualità che si palesa in attentati sparsi e incontrollati, con il deturpamento del paesaggio italiano, con la decrescita, la scarsa partecipazione alle urne. Tutto in primis causato dall’assenza di una maieutica interna, ora anche in Italia -una vera politica di rappresentanza- che la veda crescere dall’interno, anziché copiando, scimmiottare programmi di esperienze culturali e politiche francesi. La Biennale è lo spartito del pensiero unico dominante, la malattia d’Europa o dell’Occidente: il complesso di colpa nei confronti delle vittime dell’apartheid, della ghettizzazione, dell’Olocausto, di tutte le atrocità commesse e anche di più. Il “complesso di colpa” …
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