Gli agenti in ostaggio dei rivoltosi sono ancora sette.

30 morti, di cui 6 per decapitazione, e 7 agenti penitenziari in ostaggio. E’ questo il bilancio della sommossa scoppiata nel cuore della notte al carcere Anisio Jobim, nella città di Manaus, in Brasile. I motivi sembrano essere legati alla rivalità tra due bande avversarie, la Familia do Norte e il Primeiro Comando da Capital. Gli agenti penitenziari che inizialmente erano stati presi in ostaggio dai detenuti erano 16. Poi sono stati rilasciati tutti, tranne 7, tuttora nelle mani dei criminali. A divulgare l’informazione per primo è stato Mesquita Feitoza, il capitano della polizia militare, che è sul posto. La…

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