Incassato il sì della Camera (ma era scontato) Con te è appeso al voto del Senato, dove per tirare a campare ha bisogno del voto dei senatori a vita, dei transfughi da altri partiti, oltre che della conferma dell'astensione di Renzi. Anche se supererà l'ostacolo avremo un governo debole e pasticciato, non certo la migliore soluzione per affrontare le emergenze dell'Italia
di Luca Aurnia
Incassato il sì della Camera, quasi scontato alla vigilia, per Conte arriva la giornata chiave: il voto del Senato. A Montecitorio il governo, anche dopo l’uscita di Italia Viva, poteva contare sulla maggioranza assoluta di 316 voti. Ne ha ottenuti 321, anche grazie al sì di Renata Polverini, ex segretaria della Ugl, ex presidente della regione Lazio e deputata di Forza Italia. La Polverini da tempo era in dissidio con il so gruppo. E alla Camera sulla fiducia a Conte c’è stato lo strappo: ha votato sì ed è uscita o espulsa dal partito. Una defezione che mette il allarme…
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