Le tanto ricercate mascherine diventeranno di uso comune, ne vedremo, probabilmente, di ogni colore e di diverse fantasie, per renderle più accettabili. Anche in questo scenario, saranno solo gli occhi a comunicare. Si dovrà convivere con la distanza di più di un metro ?, sicuramente si, e dovremo ripensare a tutta la nostra vita sociale
di Jacopo Savagnone
Gli occhi sono rimasti l’ultimo contatto con la speranza. Chi è costretto in un letto di un qualsiasi ospedale, è circondato dai volti di infermieri e medici nascosti da mascherine chirurgiche, maschere ffp2 o ffp3, oltre che cuffie, occhiali protettivi, camici e guanti. Queste misure, necessarie per proteggere gli operatori in prima linea, dettate dai dispositivi di protezione individuale, hanno reso impersonale e distaccato il rapporto tra i medici, gli infermieri e i pazienti, il contrario di quanto sarebbe naturale. Questa è una delle tante conseguenze di questo ‘subdolo’ virus, che ha, non solo reso un termine aberrante, come distanziamento…
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