In "molte Regioni del Mezzogiorno oltre la metà dei comuni fanno registrare una quota di addetti appartenenti ai settori aperti superiore al valore medio nazionale".

Oltre la metà dei lavoratori dell’industria e dei servizi privati (credito escluso) va a lavorare anche in tempo di lockdown. Si tratta del 55,7%. A stimarlo è l’Istat, che traccia una mappa delle attività “sospese” e “attive”, senza considerare lo smart working.  Nella sua mappa l’Istituto di statistica mette infatti in fila i primi cento Comuni per quota di apertura, considerando quelli che superano i 10mila abitanti. E al primo posto c’à Priolo Gargallo (Siracusa) con l’82,3% di addetti “impiegati in settori aperti”. Al secondo posto c’è Rutigliano (Bari) con il 79,2% di addetti attivi. Il primo comune del Nord si piazza in…

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