E' davvero arduo riuscire a vedere lati positivi in una pandemia nefasta come l'attuale coronavirus. Tuttavia mentre si contano ancora i morti e si regolano con il centimetro le libertà e gli spazi interpersonali sperando di scongiurare il rischio di una recrudescenza del contagio, si riflette sul 'dopo virus'.
di Carlo Bazzani
E’ davvero arduo riuscire a vedere lati positivi in una pandemia nefasta come l’attuale coronavirus. Tuttavia mentre si contano ancora i morti e si regolano con il centimetro le libertà e gli spazi interpersonali sperando di scongiurare il rischio di una recrudescenza del contagio, si riflette sul ‘dopo virus’. Ci si interroga su quando e come torneremo alla vita normale o se – come sostengono alcuni ‘esperti’ – dovremo abituarci a convivere con il virus modificando le nostre abitudini quotidiane, se non addirittura modelli di vita, specie nelle grandi città. In ogni caso la pandemia ci ha ricordato drammaticamente il…
Gentile lettore, per continuare la fruizione dell'articolo deve prima fare il login oppure abbonati direttamente alla nostra rivista !