Il dibattito

Il tormentone sulla necessità di una  “destra normale” accompagna le cronache politiche italiane da almeno vent’anni, da quando – per sintetizzare – Silvio Berlusconi è “sceso in campo” e le vecchie convenzioni ideologiche “ad excludendum” (verso destra) sono state polverizzate dai risultati elettorali. All’inizio la “normalità” richiesta era legata alla cesura verso  le memorie di Salò, alla mostruosità dei  “fascisti al governo” e all’inevitabile vulnus rispetto alla Costituzione-nata-dalla-Resistenza. Poi via via la domanda di “normalità” si è orientata contro gli eccessi del populismo. Si è accontentata delle  denunce di  lesa maestà verso la cultura liberale (mercato, moralità, rigore), esempio di…

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