In ricordo dello studioso statunitense
di Mario Bozzi Sentieri
La scomparsa, avvenuta alcuni giorni or sono, di A. James Gregor, professore emerito dell’ Università di Berkeley, in Califormia, e grande storico del fascismo, richiama alla memoria una delle stagioni più feconde della storiografia dedicata al Ventennio, alle sue origini e alla sua essenza ideologica. Di quella stagione , gli Anni Sessanta/Settanta del Novecento, segnata dalle ricerche di Renzo De Felice sugli anni del “consenso”, e – tra gli altri – dalle analisi di Augusto De Noce, Ernst Nolte e George Mosse, Gregor fu un protagonista originale, capace di smontare, su basi scientifiche, il pensiero dominante, egemonizzato dalla cultura social-comunista, …
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