Per non dimenticare la tragedia degli italiani vittime della atroce violenza dei partigiani
di Roberto Menia
Meno conosciuta di altre foibe istriane, quella di Cregli, nel comune di Barbana, fu la prima ad essere esplorata dai vigili del fuoco di Pola: il maresciallo Harzarich la definì maledetta, non solo per il suoi 196 metri di profondità, non solo perché lui stesso rischiò di rimanervi prigioniero incastrato in una spaccatura della stessa, ma perché per la prima volta si trovò di fronte al volto più crudele della morte, in una folle mistura di violenza, vendetta, ferocia, maledizioni e credenze ancestrali. Incontrò in quella foiba i resti di un volontario irredento, Valerio Monfalcon, di Parenzo, che a 16 anni in piena Grande Guerra, aveva raggiunto da solo con una barchetta la…
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