Italiani perseguitati dai titini e costretti all'esilio. " Se per disgraziata ipotesi questa nobile terra dovesse essere aggiudicata alla Yugoslavia , noi italiani dell’Istria abbandoneremo la nostra piccola Patria, col cuore sanguinante, ma persuasi di assolvere un triste dovere”…

“L’Istria denuncia: Tito criminale politico”. Così titolava il 28 marzo 1946, a piena pagina, “Il Grido dell’Istria”, il giornale della del CLN istriano, l’organo della resistenza italiana che diverrà sempre più resistenza ai comunisti yugoslavi. Il giornale, i cui redattori e diffusori vennero spesso arrestati, deportati, talvolta uccisi, raccontò con nomi e cognomi i fatti e le cronache della snazionalizzazione e della balcanizzazione dell’Istria, le fughe, i delitti, i processi popolari, le prime ondate dell’esodo fino ad arrivare a quello di Pola, divenuto simbolico per la sua imponenza e anche perché fu l’unico ad essere documentato da filmati e cronache.…

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