Un sequestro per soldi, la pista degli scafisti è da escludere. A quattro giorni dal rapimento in Libia dei quattro italiani, il sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti ha scartato l’ipotesi che i rapitori siano legati in qualche modo ai trafficanti arrestati nelle settimane scorse in Italia e che il sequestro possa essere utilizzato come ‘merce di scambio’ per ottenere dall’Italia il rilascio dei detenuti.

Un sequestro per soldi, la pista degli scafisti è da escludere. A quattro giorni dal rapimento in Libia dei quattro italiani, il sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti ha scartato l’ipotesi che i rapitori siano legati in qualche modo ai trafficanti arrestati nelle settimane scorse in Italia e che il sequestro possa essere utilizzato come ‘merce di scambio’ per ottenere dall’Italia il rilascio dei detenuti. E’ una “via impercorribile” e quindi va esclusa, è emerso nel corso di un’audizione al Copasir del sottosegretario. Minniti ha privilegiato l’ipotesi che il sequestro di Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore…

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