L’ipotesi formulata dal Ministro Zangrillo darebbe una ulteriore mazzata al sistema della dirigenza pubblica degradata sistematicamente negli ultimi anni per effetto di accessi dall’esterno di persone senza esperienza maturata nella pubblica amministrazione e spesso senza quella preparazione professionale che il richiamato art. 19, comma 6, prevede tanto da richiedere ripetute censure da parte della Corte dei conti.
di Salvatore Sgrecola
C’è una verità che spesso la politica trascura. Eppure, per realizzare gli obiettivi indicati nell’indirizzo politico governativo occorre una buona amministrazione, un corpo di funzionari dotati di adeguata professionalità e leggi capaci di corrispondere rapidamente alle esigenze del Governo, dei cittadini e delle imprese. Un buon “esercito”, insomma, che richiede bravi ufficiali e generali che nel pubblico impiego si chiamano “dirigenti”, funzionari che abbiano capacità di direzione degli uffici e del personale assegnato in modo da indicare gli obiettivi da raggiungere secondo le direttive ministeriali preoccupandosi che le procedure siano conformi alla legge in modo da utilizzare al meglio le…
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