Le censure e le paure di chi è sconfitto

L’ignobile campagna iniziata da quei sinistri  vinti e travolti  dalle elezioni, che ancora non se ne capacitano, pieni di prosopopea auto referenziale, spacciati come grandi intellettuali e operai del pensiero hanno lanciato i loro anatemi contro una libera casa editrice. I fatti sono ben noti Le Edizioni Altaforte hanno regolamene pagato uno stand presso il salone del Libro a Torino. Ma la frenesia antifascista sollecitata dai canti lamentosi di alcuni misconosciuti ma presentati come grandi intellettuali dalla stampa del pensiero unico, con l’accompagnamento di altri mass media afferenti le arti ha fatto si che l’ente, con la pressione del sindaco…

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